Il 2020 è stato un anno molto particolare, il covid e le neccessarie cautele hanno completamente stravolto la vita delle persone e il modo di intendere e vivere i contatti extrapersonali. Anche il mondo lavorativo ha subito un completo stravolgimento, costretto a familiarizzare con modalità agili che minimizzano i contatti fisici.
Anche noi di Grow up abbiamo dovuto affrontare questo problema e fermare le attività, ma abbiamo accolto questa emergenza come occasione di cambiamento; proprio per questo già al termine del primo lockdown abbiamo ripreso a pieno ritmo e da allora non ci siamo più fermati!
La nostra idea è stata quella di iniziare attività di telemarketing formando un’equipe di dialogatori esperti nel face to face, provenienti da tutta Italia, e di iniziarli a questo nuovo tipo di lavoro; cosa non facile, poiché questa nuova modalità ha messo alla prova anche i dialogatori più esperti e tenaci, abituati a sfruttare strumenti e skills efficaci nel rapporto diretto col pubblico, come il body language e l’eye contact.
Molti hanno rinunciato nel breve periodo.
Pochi hanno saputo adattarsi al meglio a questa nuova realtà comprendendo le nuove opportunità.
Per fortuna non ci siamo mai arresi e con fatica, determinazione, ma tanta soddisfazione, siamo riusciti a cimentarci con successo in questa nuova attività! Per questo motivo abbiamo deciso di non accantonare il telemarketing ma di investirci e crederci per farlo diventare un dipartimento stabile all’interno della nostra azienda.
Ops!
Non mi sono ancora presentata!
Sono Candida Grimolizzi, responsabile della divisione Telemarketing per GrowUp Group; accompagnerò i candidati nella fase di selezione, formazione e inserimento.
Quello che mi ha portato ad andare avanti con determinazione e a proseguire con questa modalità innovativa è stata la voglia e la consapevolezza di poter dare comunque una mano in un momento storico così particolare.
Avere la fortuna di lavorare per enti umanitari di fama mondiale, sempre in prima linea nell’aiutare gli altri, che non si sono fatti fermare dalla pandemia, è la più grande spinta che mi motiva ogni giorno a dare il meglio.
Ho la consapevolezza di non vincere il premio Nobel per la pace, ma sapere che grazie al mio lavoro e al mio impegno riesco ad aiutare tante persone a raggiungere scopi nobili mi motiva fortemente; tutto ciò trasforma questo lavoro nella mia più grande passione.
Perché la parola chiave nel lavoro è nella vita è sempre Resilienza.