Il COVID-19 continua a diffondersi in tutta la regione del Medio Oriente e Nord Africa. L’Iran registra il numero più alto di casi tra tutti i paesi nella regione, parliamo di quasi l’80% del totale.
«La regione presenta il più alto numero di bambini nel mondo che hanno bisogno di aiuto a causa dei conflitti e delle guerre in corso e il più alto tasso di disoccupazione tra giovani, mentre circa la metà di tutti i bambini nella regione vive in condizioni di povertà multidimensionale, privati dei servizi di base che comprendono
istruzione, casa, nutrizione, cure mediche, acqua sicura, servizi igienico-sanitari e accesso alle informazioni», ha dichiarato Ted Chaiban, Direttore Regionale UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa.
«La combinazione della mancanza o dell’inadeguatezza di servizi di base, anni di conflitto, povertà, deprivazione e adesso il COVID-19 stanno colpendo maggiormente i bambini vulnerabili, rendendo le loro difficili vite semplicemente insopportabili. Più a lungo questo andrà avanti, più profondo sarà l’impatto, soprattutto sui bambini.»
Nella regione vivono circa 25 milioni di bambini che hanno bisogno di aiuto, compresi rifugiati e sfollati interni.
La maggior parte di loro è stata sradicata dalle proprie case a causa di conflitti armati e guerre in Siria, Yemen, Sudan, Palestina, Iraq e Libia.
L‘UNESCWA (Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia Occidentale) stima che 1,7 milioni di posti di lavoro potrebbero andare persi nel 2020 a causa della chiusura della maggior parte delle aziende, della sospensione dei salari e un quasi totale lockdown.
Fonte: UNICEF Italia